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God of War

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hit man
view post Posted on 26/4/2005, 21:39




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Per la grande affluenza di visite in questa discussione metteremo anche i codici oltre alla recensione:

Extra
Un segreto rivelato - Vincete il gioco con la modalità Spartan
Costumi per Krotos - Vincete la sfida della Gods
Birth della Beast - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)
Sfida degli dei - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)
Personaggio Graveyard - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)
Crediti - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)
Livelli cancellati - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)
Modalità God - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)
Possibilità eroiche - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)
Filmati - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)
Making di GoW - Sbloccati dall'inizio
Mostri di Myth - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)
Messaggio segreto 1 - Vincete il gioco con la modalità God
The Fate della Titan - Vincete il gioco con la modalità Spartan
Trailer(Teaser e Magic Teaser) sbloccati dall'inizio
Visioni dell'antica Grecia - Vincete gioco una volta (qualsiasi difficoltà)


SCEA irrompe nel panorama videoludico con un action come non lo si vedeva da tempo.

Quando God of War fu annunciato, emersero pochi e significativi tratti: violenza, frenesia, brutali e coreografiche movenze, particolari che prospettavano un apparentemente banale e sanguinoso action, sviluppato da una divisione interna di SCEA, Santa Monica. Ora, a poche settimane dall'uscita sul territorio Americano, si può affermare che i tasselli che compongono questo mosaico sono ben atri: God of War è sì violento e sanguinoso, ma presenta un'inaspettata profondità di gioco, con un protagonista molto meno anonimo di quanto era emerso dalle prime immagini (ma discretamente caratterizzato) ed una story-board ispirata e coinvolgente. E' un action impregnato di mitologia greca, una sfumatura che prende una posizione di rilievo e che, quando c'è, si sente eccome. Atmosfera doc, alcuni tra i migliori filmati in computer grafica mai apparsi su PS2, motore grafico sbalorditivo, sonoro imponente, gameplay maledettamente divertente; ebbene, questo è God of War.

La Storia
Cominciando da un lungo racconto a ritroso nel tempo, nel primo filmato viene mostrata la cruenta morte di Kratos (il nostro alter ego virtuale): egli si getta nel vuoto dalla montagna più alta della Grecia, scontrandosi inevitabilmente con la massa rocciosa sovrastante il mare ellenico. Ma cosa ha portato Kratos al suicidio? La risposta giungerà soltanto alla conclusione di quest'avventura che racconta le sue ultime, intense, tre settimane di vita. Sanguinario e feroce condottiero Spartano, Kratos è nato, cresciuto, e addestrato per la guerra, come da buona tradizione spartana. Ma l'uomo che guideremo per la Grecia "americanizzata" di SCEA Santa Monica, non è più il generale ellenico quale era nel passato, bensì l'uomo che è oggi: un subordinante degli Dei, che vive per servire i grandi dell'Olimpo. Questi ultimi non risultano affatto avari nell'affidare missioni, ma Kratos d'altro canto non può tirarsi indietro. Quella che noi affrontiamo è la sua ultima missione, ed anche la più impegnativa: Ares, famoso e temuto Dio della guerra, scatena l'inferno su Atene, distruggendola di persona e disseminandola di creature sue seguaci. Dato che agli Dei non è permesso farsi battaglia tra loro, Kratos viene scelto per farsi portatore del loro volere: il suo compito è quello di salvare la sontuosa capitale ellenica dal furore di Ares. Sconfiggere un Dio non è certo cosa da poco, ed è per questo che gli Dei olimpici donano al condottiero Spartano parte dei propri poteri: fulmini da Zeus, anime alleate da Ade, e tanti altri.

Gameplay
Da sempre il gameplay rappresenta la punta di diamante per la categoria action, ed effettivamente anche God of War si riallaccia a questa consuetudine. Il titolo made in Sony probabilmente non presenta il sistema di combattimento più profondo mai stato creato, ma è encomiabile come il gioco divertente sin dalle primissime battute. Quadrato per infondere un attacco leggero, triangolo per un colpo potente, queste due tipologie d'attacco possono essere combinate per creare effetti coreografici e spettacolari grazie proprio alla tipologia di armi che Kratos utilizza, le "Blade of Chaos", due spade incatenate direttamente alle braccia, utilizzabili sia per attacchi a lungo raggio che per quelli ravvicinati. Il numero di combo effettuabili è discretamente alto, completamente fruibile solo dopo aver potenziato al massimo l'arma base dal menù di potenziamento. Durante il combattimento infatti, è possibile, uccidendo i nemici o scovando particolari forzieri, ottenere le "essenze rosse", necessarie per potenziare a dovere l'armamentario e le molteplici magie. Una particolarità del sistema di combattimento è data dalle prese, utilizzabili quando i nemici subiscono una dose minima di attacchi base, e quando un simbolo raffigurante il cerchio del Dual Shock appare sulla testa del nemico, dando vita a spettacolari azioni per decretare la fine dello stesso. Tanto per fare un esempio, quando Kratos afferra un nemico di piccola stazza, premendo triangolo lo spezzerà letteralmente in due a mani nude. Il bello, però, arriva quando le "prese finali" vengono applicate ai nemici di stazza più grande, come i Minotauri o Medusa, dovendo guidare Kratos nel combattimento tramite la successione di tasti che appaiono a video; impossibile non notare una leggera somiglianza con le fatality di Mortal Kombat. Apparentemente queste "Fatality" che sembrano soltanto delle "americanate" inserite per dare un tocco di spettacolarità in più, a conti fatti rivestono anche un ruolo tattico, nel loro piccolo: effettuare queste mosse a particolari nemici vuol dire procurarsi determinate essenze (ve ne sono tre: blu per ricaricare la barra della magia, rosse per aumentare l'esperienza e verdi per recuperare energia vitale) a seconda del nemico che abbiamo puntato; un esempio sono le Gorgoni, che dopo essere state decapitate grazie alla "fatality", liberano delle essenze blu, utili in situazioni caotiche che necessitano un attacco magico per venirne a capo, oppure i Minotauri, che dopo essere stati sgozzati rilasciano alcune essenze verdi. Questi fattori possono influire nella decisione di utilizzare i canonici attacchi per finire un nemico oppure avventarsi su di lui e annientarlo con una presa. Un altro importante particolare è rappresentato dallo stick analogico destro: basta un colpetto per far si che Kratos esegua una capriola nella direzione in cui è stato mosso lo stick. La sua importanza risiede nel fatto che in God of War non mancano nemici capaci di impegnare il giocatore nel semplice uno contro uno, e le capriole rivestono un ruolo fondamentale per schivare gli attacchi e trovare il giusto tempismo per colpire: una piccola vena di tatticismo negli scontri che rende il tutto più piacevole.

Comparto Tecnico
In una parola: favoloso. Raramente si vedono prodotti con una pulizia grafica del genere, soprattutto su Playstation 2. Basta dare un'occhiata al primo stage, che funge anche da tutorial, per rendersi conto di quanto sia sbalorditivo il motore grafico utilizzato da SCEA Santa Monica per questo God of War. Nel primo livello verremo immediatamente catapultati a bordo di un vascello, piccola parte di una flotta ancor più grande, devastato dalle creature di Ares; in questo scenario tempestato da pioggia e fulmini, un numero elevato di poligoni, textures di medio/alto livello, un gran numero di effetti, e un grande ammassamento di nemici, non riescono a scostare il roccioso frame rate dai 60fps. Piccoli veniali difetti sono presenti (a volte si nota il peso dell'assenza di antialiassing), dovuti a limitazioni della macchina su cui gira (l'hardware PS2 comincia ad avere sei anni sulle spalle), ma non minano assolutamente la maestosa veste grafica donata da Sony a questo suo pupillo. I filmati in computer grafica che narrano le vicende del Kratos del passato come se fossero dei flashback, risultano meravigliosi. Kratos sembra reale, i suoi occhi brillano gonfi di lacrime solo al ricordo dei terribili omicidi di massa che ha compiuto nella sua vita.

Una volta descritta la forza bruta del motore grafico, passiamo alla parte tutto sommato ugualmente importante, e cioè la bellezza artistica. Come già detto nell'introduzione, questo gioco prende spunto dalla mitologia greca per la creazione di tutto: nemici, storia, e ambientazioni. Da sottolineare, però, il fatto che la mitologia non è stata studiata al fine di riprodurla in maniera fedele, ma è più uno spunto per la creazione di qualcosa di spettacolare: basti vedere le diverse "licenze poetiche" che gli sviluppatori si sono concessi, a cominciare dalla figura delle sirene, non più bellissime donne che attirano con il proprio canto i naviganti passanti nelle vicinanze, bensì creature mostruose vaganti per il deserto a est della capitale ellenica. Oltre alle sirene, Kratos dovrà vedersela con numerose creature provenienti dalla già citata mitologia, come Centauri, Minotauri, Idra, Medusa (da cui potremo ottenere il potere di pietrificare i nemici). Il tutto con un design molto curato, sia per quanto riguarda protagonista che nemici (fatta eccezione per quelli più deboli, che danno l'idea di un lavoro di design un po' approssimativo), sia per le ambientazioni. Doveroso spendere inoltre due parole per descrivere brevemente la maestosa colonna sonora: composta da una trentina di tracce con musiche frenetiche e canti gregoriani, decisamente adatta al tipo di gioco e tecnicamente di alto livello. Per i possessori di una copia del gioco NTSC U/C, dietro il libretto d'istruzioni è presente un codice da inserire nel sito Sony, riportato nella medesima pagina, per poter scaricare gratis la colonna sonora. Una bella iniziativa, la speranza è che venga adottata anche nella versione PAL.

Longevità
Anche in questo contesto il titolo rimane tradizionale al suo genere, proponendo una campagna in singolo della durata complessiva di dieci ore. Alto il fattore rigiocabilità, con interessanti bonus da sbloccare finendo il gioco alle difficoltà hero (difficile) e god (difficilissimo), quali, ad esempio, segreti sulla storia di Kratos o della sua famiglia. Sono assicurate, però, dieci ore di puro divertimento, in cui deliziarvi con l'imponente colonna sonora o ammirare una delle migliori vesti grafiche viste su Playstation 2, o semplicemente divertirvi come non action frenetico e avvincente.

Edited by hit man - 4/5/2005, 16:22
 
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