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Devil My Cry 3

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dark tribal
view post Posted on 30/4/2005, 13:48




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Devil May Cry 3
Dante torna per la terza volta su Playstation questa volta per raccontarci della sua “adolescenza”. Il risultato? Scopritelo nella nostra review!!!




Da quando George Lucas ha deciso di realizzare una trilogia precedente agli Star Wars “classici” quello dei prequel è divenuto un trend molto diffuso prima in campo cinematografico e poi anche in quello videoludico e fumettistico (mai viste le storie del nonno di Ken il Guerriero???). Se chiaramente abbiamo introdotto l’argomento dei prequel è perché Devil May Cry 3… è un prequel! (A livello cronologico…). Dopo un secondo episodio piuttosto criticato, tornando indietro invece, la serie… va avanti! Ed allora scopriamo tutto sulle avventure del giovane Dante…

Diverse centinaia di anni sono trascorsi da quando il demone guerriero Sparda ha sconfitto i malefici demoni salvando la razza umana. Dopo una estenuante ed ardua battaglia, Sparda e’ uscito vittorioso dallo scontro ed ha generato Dante, suo figlio mezzo uomo e mezzo uomo dotato dei superpoteri sei suoi avi. Ma Dante non e’ l’unico figlio generato da Sparda, esiste un suo gemello molto più tenebroso e sfuggente; Virgil dotato degli stessi poteri del fratello ma consumato dal suo lato demoniaco. Assente per moltissimo tempo, Virgil è ripiombato nella vita di Dante per decidere chi dei due dovrà sopravvivere, è cosi giunta l’ora per lo scontro finale.

Quella che avete appena letto è la trama di Devil May Cry 3, la produzione Capcom che narra le peripezie del giovane Dante più truzzone e smanierato che mai alle prese con questo suo fratello piuttosto “cattivo” e con altri personaggi inediti che danno finalmente una risposta alle tante domande che si sono venute a creare dopo aver giocato al primo episodio. All’interno delle 25 missioni (con dentro 15 mostroni di fine livello), i programmatori hanno pensato ad un ottimo mix fra tradizione della serie ed innovazione. Con DMC 3 siamo sicuramente di fronte all’apice del genere action su PS2 con la piacevolezza di dover eliminare i nemici con stile e coordinazione per avere maggiore punti bonus oltre a dover adottare le mosse giuste quando ci troveremo al cospetto dei demoni più cruenti. Come dicevamo però, ci sono alcuni elementi inediti del titolo come la possibilità di scegliere vari stili di combattimento all’inizio di ogni livello. Ciò non va sicuramente a stravolgere il gioco ma sicuramente regala un approccio più ampio e “tattico” all’azione interattiva. Anche sotto il profilo dell’intelligenza artificiale sono stati fatti molti passi avanti, forse troppi, visto che si è scelto di adottare un sistema di salvataggi assolutamente fisso che potrebbe lasciare un po’ interdetti i giocatori di ultima generazione.



Per quanto riguarda infine l’aspetto tecnico, non possiamo che complimentarci con il lavoro svolto: il “ringiovanimento” di Dante è avvenuto con molta cura, così come la decisione di ritornare ad uno stile più gotico e dark sicuramente ha giovato all’appeal estetico del prodotto. Con un frame rate decisamente fisso a 60 fps e dei set di animazioni superlativi, la ciliegina sulla torta è rappresentata da una palette di colori molto particolare, capace di far trasudare sgargianti evidenze come nei locali eleganti per passare poi a background lugubri e grigi. Leggero peccato veniale per un po’ di aliasing su schermo ma siamo a livelli assolutamente accettabili. A completare il quadretto idilliaco ci pensa una colonna sonora techno-rock adattissima alla “truzzaggine” dell’azione e dei dialoghi (in inglese ma con sottotitoli in italiano) estremamente curati.

Edited by dark tribal - 30/4/2005, 14:49
 
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