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Brothers in Arms, Road to hill 30

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dark tribal
view post Posted on 30/4/2005, 13:53




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Brothers in Arms
La seconda guerra mondiale secondo Ubisoft arriva anche su Playstation 2…




Da Medal of Honor in poi, la seconda guerra mondiale è stato uno degli scenari più in voga fra gli sviluppatori di videogiochi. Questa è la volta di Gearbox, già nota per il porting di Halo su PC, che ha reinterpretato per Ubisoft quegli eventi da una prospettiva differente sia per quanto riguarda la narrazione che per il gameplay.
Brothers in Arms: Road to Hill 30 è basato sulla storia vera di un gruppo di paracadutisti americani della 101ª Divisione Aviotrasportata che diede inizio al D-Day, l’evento che ha cambiato il corso della storia del più grande conflitto nella storia dell’umanità. Nei panni di un capo squadra dovremo guidare la nostra squadra in una serie di missioni con tutto il peso della responsabilità delle vite dei nostri subordinati. Alcune riflessioni a voce alta del nostro alter ego digitale faranno da intervallo fra un livello e l’altro dando al gioco uno spessore “intimista” decisamente elevato.

Come dicevamo in apertura, le differenze con Call of Duty e MOH non si fermano però allo stile narrativo ma si evidenziano soprattutto sotto il profilo del gameplay. Giocando a Brothers in Arms ci troveremo di fronte infatti ad uno shooter molto tattico in cui, oltre a dover controllare il nostro uomo, avremo l’arduo compito di impartire gli ordini alla nostra squadra. Strategia e tattica si riveleranno essenziali per portare a termine la missione mentre le velleità di blitz solitari in stile action saranno puniti persino nella modalità facile. Un titolo quindi adatto per una particolare utenza, amante della strategia e del background del secondo conflitto mondiale. Indubbiamente questi videogiocatori metteranno Brothers in Arms ai primissimi posti della loro top ten visto che all’interno di questo specifico sottogenere, è sicuramente il nuovo punto di riferimento grazie ad un sistema di controllo assolutamente user friendly ed una elevata intelligenza artificiale sia dei nostri commilitoni (nonostante qualche breve amnesia da parte loro di quando in quando) e soprattutto dei nemici nazisti, assolutamente imbattibili se non adotteremo le strategie giuste.

Passando al commento sulla realizzazione tecnica, per una volta cominciamo la disamina dalla componente sonora visto che è da premiare senza ombra di dubbio: grandissimo e puntuale accompagnamento musicale, effetti sonori splendidi e localizzazione in italiano buona (se pur non eccellente). Sotto il profilo grafico, le cose si complicano un pochino, nonostante su PS2 di grandi FPS ne contiamo veramente pochi al momento: BiA per il monolite nero di Sony è indubbiamente inferiore alle controparti XBOX e PC con un frame rate molto più basso (ben al di sotto dei trenta stabili della versione per la console di casa Microsoft) ed un dettaglio generale al di sotto di quello che avevamo visto in precedenza sulle altre macchine da gioco. I punti di forza della produzione rimangono tutti ugualmente però, con i volti dei soldati incredibilmente dettagliati ed alcuni background con un orizzonte visivo che si perde nell’infinito.



Ultime note infine per riguarda la longevità: da soli il gioco non dura tantissimo (nonostante una difficoltà assolutamente non bassa, soprattutto per chi non è abituato a questo particolare tipo di FPS) ma ci pensa poi un ottimo multiplayer a far permanere il gioco nella vostra console. Fino a 4 squadre di soldati potranno confrontarsi tramite la connessione di rete in missioni in cui alcuni dovranno portare a termine alcuni obbiettivi ed altri dovranno chiaramente cercare di fermarli. E’ proprio in compagnia che per il sottoscritto Brothers in Arms dà il meglio di sé.

 
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