Ormai il cel-shading è diventato una vera e propria manna per tutti gli sviluppatori in cerca di innovazioni nel mondo dei videogames: partita dalla ristretta cerchia dei platform (uno dei meglio riusciti è Chi è PK? sempre di UbiSoft, risalente ad un anno fa), questa tecnica, che rende i giochi di tipo "cartoonato", si è estesa alle simulazioni di guida grazie ad Electronic Arts (Automodellista) per approdare, tra poco, anche nell’incontaminato genere dei first person shooter. E' proprio la caratteristica fumettosa del cel-shading ad aver indotto il team di sviluppo ad utilizzarlo anche per XIII: idea e trama del gioco derivano infatti totalmente da un fumetto creato nel 1984 da un fumettista proveniente dal Belgio, Jean Van Hamme, che ha avuto discreto successo in Francia, (dove ancora non ha raggiunto una conclusione) ma che da noi non ha mai goduto di popolarità. Non sentitevi quindi soli se non avete mai sentito parlare di XIII. Quando inizialmente UbiSoft annunciò tale scelta grafica per questo titolo, oltre alla legittima sorpresa in seguito alla notizia, si fecero largo anche alcune critiche di scettici e puristi degli shooters 3D: ora che lo stato di lavorazione è ben più avanzato (l'uscita è praticamente imminente), nessuno si sognerebbe mai di criticare XIII, anzi viene atteso da tutti come nuova possibile ventata di novità e freschezza in mezzo al mare di frag costituito dai vari FPS. Come anticipato nel cappello, UbiSoft ci ha concesso di testare una versione beta del gioco, ma molto vicina a quella finale che verrà messa in commercio tra poco tempo, grazie alla quale possiamo scrivere questo articolo, a metà tra la preview e l'"hands-on".
Prima di passare ad altro, una piccola introduzione su quella che sarà la trama di XIII: all'inizio del gioco il protagonista si ritrova solo e senza memoria su una spiaggia del New England dove, fortunatamente, viene soccorso da una "baywatch". Portato al pronto soccorso in attesa di effettuare una TAC, subisce un attacco da parte di alcuni sconosciuti, che uccidono la sua salvatrice ed ovviamente tentano di affibbiare la stessa sorte anche a lui. Eliminati i nemici grazie ad alcune armi trovate sul luogo, come alcuni semplici coltelli, inizierà a ricordare le fasi che lo hanno portato a naufragare su una spiaggia ed a cercare i motivi che lo hanno portato in men che non si dica all'attenzione di così tante persone nel momento del suo risveglio. La verità che scoprirà man mano sarà agghiacciante, su di lui pende infatti una tremenda accusa: aver ucciso il presidente degli Stati Uniti. Dal momento del risveglio sulla spiaggia in poi, avrà a che fare con ogni sorta di organizzazioni: da quelle governative a pericolosi assassini, il quale mandante si nasconde nel buio.
I suoi ricordi, vivibili dal giocatore in prima persona come attimi di gioco, richiamano un pò le ambientazioni noir già viste in alcuni tratti in Max Payne, mentre il gioco vero e proprio sembra permeato da una sorta di atmosfera alla Starsky & Hutch, con un piccolo tocco di pulp-noir. La vicenda si svolge attraverso tredici (ma va?) capitoli, ognuno dei quali ambientato in una diversa parte geografica ed all'interno dei quali non mancheranno le missioni classiche degli FPS come il dover assassinare qualcuno con l'ausilio del fucile da cecchino oppure infiltrarsi in una struttura nemica senza farsi scoprire. Una parte sicuramente interessante è costituita dal recupero della memoria, effettuabile grazie al ritrovo di alcuni oggetti che aumenteranno le abilità del protagonista insieme al recupero dei propri ricordi.
Muovendo i primi passi nel mondo di XIII, si nota subito come nonostante l'atmosfera fumettosa, accentuata dall’utilizzo del cel-shading, non vada ad intaccare il realismo di cose e persone. Le armi sono infatti riprodotte "fedelmente", a partire dalla Beretta .9 passando per fucili vari ed arrivando anche ai lanciamissili. E' inoltre presente un buon livello di interazione con l'ambiente circostante, il che permette cioè in parole povere di utilizzare elementi dello scenario a proprio vantaggio come sedie ed altri oggetti contundenti in pieno stile Half-Life, specialmente nelle missioni dove non è necessario uccidere le persone che si incontrano ma aiutandole conciliando loro il "sonno". Sarà il gioco stesso ad avvertirvi quando un oggetto sarà utilizzabile nel corpo a corpo, cambiando semplicemente la forma del cursore. Un'altra interessante aggiunta rispetto alla maggioranza dei titoli di questo genere è costituita dalla possibilità, quando a corto di munizioni, di prendere un ostaggio in modo da potersi dileguare senza subire attacchi, un po’ come hanno fatto Solid Snake e Sam Fisher a loro tempo, oppure cogliere alla sprovvista da dietro il proprio nemico con un colpo alla testa, per l’appunto, visti gli esempi da me citati, nella migliore tradizione dei giochi stealth. Proprio da questo genere, XIII trae anche un altro elemento, già visto in Metal Gear Solid e Sprinter Cell: il protagonista avrà infatti la possibilità di rimuovere dalla vista dei nemici i corpi delle persone uccise o addormentate, in modo da non far rendere conto al resto del gruppo di essere sotto attacco e, soprattutto, mantenendo segreta la propria eventuale infiltrazione.
Saranno presenti 15 diversi tipi di armi, tra i quali il già citato fucile da cecchino e la Beretta .9, mentre gli oggetti di uso comune a disposizione saranno ben 18, tra i quali anche bottiglie e posacenere. Nonostante una console non sia proprio il massimo della comodità per giocare ad un FPS, il sistema di controllo di XIII sembra funzionare benone, sicuramente meglio di quanto visto in altri shooter 3D per PS2: grazie alla configurazione tasti di default i movimenti sono infatti intuitivi, avendo la possibilità di muoversi, correre e sparare con un buon livello di semplicità, cosa certamente non scontata visto che un sistema di controllo errato su un FPS per console può causare non poca frustrazione anche nel videogiocatore più paziente. Per quanto concerne il multiplayer, il team di sviluppo sembra orientato a fornire una modalità personalizzata per ogni piattaforma per la quale uscirà il gioco, mentre le altre in comune saranno deathmatch, team deathmatch e capture the flag.
Ad un'ulteriore occhiata un pò più attenta, la grafica sembra non completamente in cel-shading, più precisamente, sembrano esser stati utilizzati alcuni semplici trucchetti per migliorare la resa grafica: alcuni elementi, come ad esempio gli sfondi, sembrano prima texturizzati e poi resi adatti al contesto fumettoso in cui si trovano, mentre le animazioni dei vari personaggi sono molto realistiche e ben costruite, rendendo i vari movimenti abbastanza realistici. In pieno comic-style, il gioco offrirà anche una simpatica chicca, che sicuramente farà piacere ai fans dei vecchi telefilm tipo Batman: l'azione sarà completamente permeata di suoni onomatopeici, ad esempio sarà un fragoroso "BAOOOM!" ad accompagnare lo scoppio di una bomba, oppure un "TA-TA-TA-TA-TA" a venire insieme ad una scarica di mitra, e così via. Anche l'audio non sembra di certo essere inferiore agli altri aspetti: le varie musiche rendono l'atmosfera noir giusta, creando un'aria di complotto e paranoia quasi palpabile, così come tutti gli effetti sonori sono realistici e ben realizzati. Ottima anche la scelta delle voci dei personaggi, con la versione inglese che può contare addirittura su "Mister X-Files", al secolo David Duchovny.
Come avrete capito l'impressione che ci ha dato questa beta version di XIII è stata più che positiva, confermando in parte quanto di buono promesso fino a questo momento da UbiSoft. Ho detto in parte non perché il gioco in alcuni aspetti sembri deludente, ma perché sono fermamente convinto che la versione finale che potremo ammirare nei negozi sarà ancor più ottimizzata rispetto a quella in nostro possesso al momento di scrivere questa preview...d'altro canto non manca molto tempo all'uscita di XIII, quindi non ci resta che darci appuntamento alla recensione!
