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Still Life

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Gravity
view post Posted on 31/5/2005, 15:13




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Victoria McPherson è una ragazza tenace, bella e intelligente. Un agente federale a cui è stato affidato un compito ben preciso; arrestare un pericoloso serial killer, colpevole di brutali omicidi nei confronti di giovani donne.
Le indagini porteranno Victoria dentro una storia torbida fatta di prostituzione, perversione, sadomasochismo. Cosa incredibile questo serial killer si ispira ad un altro famoso pluri-omicida del passato, caso di cui si occupò il nonno di Victoria.
La “Microids”, famosa per avventure come Syberia, torna con un gioco di avventura audace, ricco di tensione e per adulti; niente più paesaggi misteriosi e avventure famose, ma strade di città, ragazze squillo d’alto borgo e un linguaggio non certo privo di “metafore colorite”.

Non parlerò della trama più di quanto non abbia fatto nell’introduzione. Vestiremo i panni di Victoria McPherson e di suo nonno. Le due storie si alterneranno mettendoci nei panni di uno o dell’altro personaggio, tra la Chicago dei giorni nostri e la Praga degli anni ‘30.
Senza Benoit Sokal, autore dei leggendari Syberia e Amerzone, il team della “Microids” ha abbandonato gli scenari da favola per creare un avventura dalle tinte forti. La stessa McPherson non è una affatto una donna ingenua o sognatrice, ma una ragazza reale e forte, capace di mettere sotto i suoi colleghi maschi, di portare avanti le proprie idee a tutti i costi.
L’atmosfera è da film thriller con una punta horror; nelle scene di tensione numerosi filmati interrompono il gioco creando un’atmosfera di tensione e ansia. I filmati intervengono sempre al momento giusto e sono realizzati con cura, non spezzano mai il gioco ma al contrario ne sembrano una giusta prosecuzione.


Grafica e Audio

Lentamente anche il genere delle avventure, area in cui la grafica è spesso meno considerata, si sta adeguando ai tempi che corrono. I fondali sono ancora pre-renderizzati, bellissimi fondali che sembrano ritratti da un’opera d’arte. Al contrario i personaggi sono tutti in 3d, con una realizzazione che presenta luci ed ombre, soprattutto in fatto di animazioni facciali, visto le numerose scene di dialogo con inquadrature ravvicinate, dove spesso Victoria sembra davvero un manichino. Un altro problema inoltre è l’interazione con i fondali: spesso il modello 3d non si muove correttamente rispetto al paesaggio.
Nota a parte le musiche, davvero convincenti specialmente nei momenti di maggiore azione.

Sistema di Controllo

Come tutte le avventure moderne anche Still Life usa il sistema del “punta e clicca” dove tutta l’interazione avviene con il mouse. Nulla che non si sia visto già in decine di altri titoli, dal resto è un sistema valido che anche un principiante riesce a comprendere nell’arco di pochi minuti.
Una nota interessante avviene nell’uso degli oggetti. Spesso un fenomeno fastidioso dei giochi di avventura è il cosiddetto “pixel-search” (ovvero cercare con il mouse una zona di interazione passando tutta la schermata di gioco punto per punto): alla microids hanno pensato di introdurre una icona pronta ad avvertirci quando un oggetto dell’inventario può interagire con un oggetto in gioco vicino a noi.


Enigmi

Come gli altri giochi Microids non dovremo affrontare nulla di impossibile per le nostri menti. Gli enigmi sono quasi sempre abbastanza intuitivi, eccetto alcuni che comunque non raggiungono mai l’impossibile. Lo scopo è quello di attrarre più per la trama che per formule matematiche astruse. Unico punto dolente è la disposizione degli oggetti da usare per risolvere i problemi: spesso dovremo andare in giro un po’ a caso, cercando tra le varie locazioni l’oggetto idoneo, perdendo parecchio tempo e la ricerca, alla lunga, può stancare.


Voci

Still life è completamente in italiano a cura della Jingle Bell di Milano. Le voci sono tutte di doppiatori professionisti, tra i quali ritroviamo anche Claudio Moneta (voce di Tommy Angelo nel gioco “Mafia”) o Patrizia Salmoiraghi (trovate un suo doppiaggio in molti film e molte serie tv specialmente degli anni ‘80/’90, ad esempio la prima voce di Tisifone nei “Cavalieri dello Zodiaco”).
Tranne rare eccezioni il livello dei dialoghi, già ottimo per i testi, è supportato dal doppiaggio preciso e da una traduzione molto buona. La maggior parte dei difetti si riscontra più nel livello tecnico che nel doppiaggio. Il mio consiglio è quello di eliminare i sottotitoli, in modo da non proseguire rispetto al parlato, evitando così di creare un effetto di attesa mentre aspettate che finisca il dialogo.








Commento Finale
Aspettavo con ansia questo gioco. La partenza di Sokal (staccatosi dalla Microids per fondare una propria software house) poteva segnare un punto di crollo rispetto al capolavoro targato Syberia. Invece l’idea di abbandonare luoghi esotici e da favola, in favore di una realtà dura e crudele, è stata una mossa azzeccata.
Niente più eroine un po’ ingenue dal viso d’angelo, ma una donna vera, quasi reale; gli omicidi fanno da sfondo ad una realtà oscura. Ci aggireremo per un bordello sadomaso, per le fogne della vecchia Praga, ruberemo, picchieremo gente. Eppure Still life non cade mai nel banale o nel volgare, i punti più forti vengono sempre solo accennati facendo lavorare la fantasia di ogni singola persona, le parolacce non sono messe a caso né sono troppo abbondanti, le scene di omicidio spaventano più per l’atmosfera più che per le immagini.
Still life è un gioco per adulti, targato “18+”, da provare assolutamente a luci spente e in piena notte, sia su Pc che su X-box.


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